mercoledì 18 gennaio 2012

UNO STRANO LINGUAGGIO


Se avete già avuto una piccola esperienza a bordo di una qualsiasi imbarcazione vi sarete certamente accorti che molti termini e ordini impartiti prendono una denominazione particolare.
Ad esempio, a bordo non esistono le corde, o meglio, se quella che sulla terra ferma prende il nome di corda, una volta imbarcata prederà il nome di_
CIMA se verrà usata per assicurare la barca in banchina
SCOTTA se verrà usata per la movimentazione delle vele
DRIZZA se verrà usata per issare o ammainare le vele

Ogni singolo componente della complessa costruzione dello scafo e della sua attrezzatura a seconda di dove si trovi a bordo e la funzione che deve svolgere deve essere identificata in maniera inequivocabile con suo nome specifico.
Stesso discorso vale anche per le azioni, non sentirete mai dire “tira” ma “cazza” oppure “fai salire” ma “issa” ecc. questo per far si che non vi sia il minimo dubbio di interpretazione.

Il linguaggio marinaresco nacque e si sviluppo tra la gente di mare dei secoli passati, principalmente fu imposto dalla imprescindibile necessità di capirsi a bordo con precisione e senza il minimo indugio. Anche oggi il linguaggio marinaresco riveste un’importanza fondamentale, che tutti i componenti dell’ equipaggio devono conoscere alla perfezione. Da esso, infatti, in determinate condizioni può dipendere la sicurezza della barca e, di conseguenza, la sopravvivenza dell’ equipaggio stesso.

Detto questo, non vi preoccupate troppo, inizialmente è normale sentirvi un po’ spaesati ma con la pratica farete presto l’ abitudine.

LA VELA E’ PER TUTTI MA.......


Come ho detto nel precedente post, lo sport della vela lo possono praticare tutti senza esclusione ma ognuno lo deve vivere nel rispetto dei propri limiti (conoscitivi e fisici).
Dico questo, non per scoraggiarvi ma per farvi capire che le variabili naturali in gioco in cui ci si può imbattere sono pressoché infinite.
La conoscenza teorica è fondamentale ma deve andare di pari passo con la pratica sul campo che io personalmente la considero illimitata, in poche parole – non si finisce mai di imparare!.

venerdì 13 gennaio 2012

LA VELA E’ PER TUTTI…..


Il pensiero generale delle persone è che questo sia uno sport di nicchia, per i pochi eletti che possono permettersi di spendere centinaia di migliaia di euro per comprarsi un giocattolino da usare nel fine settimana. Niente di più sbagliato…….innanzi tutto i corsi di iniziazione non sono poi così onerosi e tutti possono iniziare a vivere la meravigliosa esperienza della navigazione a vela.
Questo è solo il primo passo è vero ma se avrete la costanza di continuare a fare pratica vedrete che non sarà poi così difficile trovare un imbarco tramite qualche amico armatore o utilizzando direttamente le barche che tutti i circoli nautici mettono a disposizione dei loro associati.